Ictus cerebrale: come riconoscerlo in pochi secondi
- vasculhub
- 5 giorni fa
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Aggiornamento: 5 giorni fa
Ictus cerebrale: come riconoscerlo in pochi secondi con il protocollo FAST
Ogni anno, solo in Italia, poco meno di 200.000 persone vengono colpite da ictus cerebrale. Si tratta di una delle principali cause di disabilità permanente e di mortalità nel nostro Paese. Nonostante questi numeri drammatici, c’è ancora troppa poca consapevolezza sui segnali che ci avvisano quando il cervello sta per andare in sofferenza. E invece, in molti casi, basterebbero pochi secondi per cambiare il destino di una persona.
Il tempo è cervello. Ecco perché oggi ti parlo del protocollo FAST, uno strumento semplice, immediato, che può aiutare chiunque a riconoscere in modo rapido i segni di un ictus cerebrale in atto.

Perché ogni secondo è prezioso
L’ictus ischemico — la forma più frequente — è causato da un’improvvisa occlusione di un’arteria del cervello. Il flusso di sangue si interrompe, e con esso si interrompe anche l’apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule cerebrali. Le cellule cerebrali non “resistono” molto: ogni minuto perso equivale a milioni di neuroni danneggiati o persi per sempre.
Il trattamento esiste ed è efficace solo se effettuato entro una finestra temporale ben precisa. Ecco perché il riconoscimento tempestivo dei sintomi è così importante. Ecco perché non bisogna mai aspettare.

Il protocollo FAST: il tuo alleato per salvare vite
FAST è un acronimo inglese, facile da memorizzare, che riassume i segnali più comuni di un ictus. Ecco cosa significa, punto per punto:
F – Face (Faccia): Chiedi alla persona di sorridere. Se un lato del volto appare abbassato o il sorriso è asimmetrico, o se una metà del labbro sembra paralitico, potrebbe trattarsi di un segnale d’allarme.
A – Arms (Braccia): Fai sollevare entrambe le braccia. Se una delle due non si alza o cade subito dopo il sollevamento, potrebbe esserci una debolezza muscolare a un lato del corpo, altro segno chiave.
S – Speech (Parola): Chiedi alla persona di ripetere una frase semplice. Se le parole sono slurred (biascicate), confuse, se ha difficoltà a parlare o dice cose senza senso, è un sintomo da non sottovalutare.
T – Time (Tempo): Se anche solo uno di questi segnali è presente, vanno chiamati i soccorsi. Non cercare di capire da solo, non aspettare che i sintomi passino. Agire subito fa la differenza.

“Ma non sono un medico…”
Serve solo sapere cosa osservare, non perdere la calma, e chiamare subito i soccorsi. Questo è il cuore della prevenzione: conoscere prima, per agire meglio.
I soccorritori, se allertati subito, possono avviare le manovre diagnostiche e terapeutiche nel minor tempo possibile. E in molti casi, anche grazie a questo, oggi si può sopravvivere ad un ictus e tornare ad una vita piena e normale
In sintesi
Il protocollo FAST è un piccolo strumento che può avere un impatto enorme. Ti invito a condividerlo, insegnarlo ai tuoi cari, ed a tenerlo a mente.
La tua prontezza può salvare una vita. Forse, quella di qualcuno a cui vuoi bene.
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Il tempo è cervello. E il sapere, a volte, è davvero potere.
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